STORIE DI MEMORIA dagli allievi dell’Interclasse di pianoforte della SPMT
Da ora in poi ti chiamerò Memoria di Marina Marsilio
Un giorno, una lepre trovò un baule e lo aprì. Dentro c’era il cervello di Einstein e, visto che la lepre non era molto intelligente, se lo mise e diventò il più intelligente degli animali.
Ad un certo la sua migliore amica, una volpe, non credeva che la lepre fosse diventata così intelligente e quindi le chiese:
“Che strano, oggi sei più intelligente del solito. Per caso, sai perché?”
E la lepre rispose:
“Ti confido un segreto. Ho scambiato il mio cervello con quello di Einstein”.
La volpe andò via stupefatta e aspettò la notte. La notte arrivò e scambiò il cervello della sua amica lepre con quello di Einstein e se ne andò.
La mattina seguente la lepre si ritrovò con un cervello normale, anzi normalissimo e cominciò a piangere.
La volpe la incontrò e le disse:
“Sono stata io a scambiartelo perché non voglio un’amica che ha un cervello finto”.
La lepre si rese conto e abbracciò l’amica, ringraziandola.
La volpe le disse: “Non devi dimenticare quello che è successo. Da ora in poi ti chiamerò Memoria”.
Memoria e Smemorato di Giulia Sinclair
C’erano una volta Memoria e Smemorato.
Erano musicisti. Smemorato improvvisava sempre perchè non ricordava mai niente. E Memoria si arrabbiava!
Memoria di un quadro di Irene Di Pietro
Se non ricordo male, era il 31 dicembre quando la scala si ricordò del piede che l’ aveva portata fino alla Luna nel 1969, quasi 41 anni fa.
Il piede si ricordava degli scogli molto difficili e dolorosi da attraversare e della sabbia morbida della spiaggia.
La testa sopra il piede si ricordava dei giochi, dei momenti di relax, delle azioni che non doveva fare e degli argomenti studiati a scuola.
Da parte sua il fiore si ricordava di quando l’avevano donato a un defunto sulla tomba in un cimitero.
Per me questa è la memoria.
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