Spettro: storie e parole

IL FANTASMA
di Marina Ligato

Lunedì aveva la tosse,
Martedì le guance rosse,
Mercoledì un attacco d’asma,
era un cencio di fantasma.
Ma poi di giovedì sera,
trovò una coperta nera
e al calduccio nella lana,
guarì in un fine settimana.

MITO DI SPETTRO di Marina Marsilio
C’era una volta una tartaruga di nome Spettra che un giorno andò in un bosco. Dicevano tutti che in quel bosco c’erano degli spettri(fantasmi) ma nessuno voleva dire alla Spettra cos’era uno “spettro”. Così quando la tartaruga fu in pieno bosco vide un castello popolato da tanti esseri strani che se guardavi attentamente vedevi attraverso, perché erano trasparenti. Non sapeva chi fossero, quando si ricordò le parole di mamma: “Al centro del bosco c’è un castello di spettri….” E così Spettra capì cosa fosse uno spettro. Un fantasma. Spettra decise allora di entrare nel castello e vide una tartarugaspettro maschio; lei si avvicina e gli chiede il suo nome. Proprio una coincidenza, si chiamava Spettro. Spettro chiede a Spettra se vuole visitare il castello e lei accetta. Ma voi sapete come sono le tartarughe, sono lente e quindi per visitare il castello si era fatta notte. Spettra aveva paura e voleva tornare a casa ma non voleva far vedere a Spettro, anche se lui se ne accorse da solo e decise di farle una sorpresa. La portò in un giardino dove c’era un lago. Iniziarono a uscire mille fantasmini e Spettro le disse: “ Ho il piacere di presentarti i miei amici Spettrini che ti condurranno a casa formando una striscia fosforescente per sapere dove vai e così avrai una guida luminosa nella notte buia”. Spettra era commossa. Spettro era così gentile. Lo ringraziò promettendo che sarebbe tornata a trovarlo tutti i giorni. Fine

MORALE: i fantasmi o spettri non sono solo cattivi e paurosi ma possono anche essere, al contrario, buoni e gentili come il Monaciello di Napoli o il nostro Spettro.

SPETTRO
accordatura
acustica
armonici
assoluto
bianco
brillante
canto popolare
consonanza/dissonanza
densità, distinto/indistinto
eco
distorsione
fantasma
frequenza
halloween
illusio­ne
indeterminazione
intonazione
luce/colore
mascheramento
materia
microtonalità
musica rinascimentale
musica spettrale
“noda”
nota
osservazione
paradosso
percezione
presenza, pressione
qualità
risonanza
riverbero
rumore
senso dei parametri del suono
senza né carne né ossa
spazio
specchio
suono
temperamento
tempera­mento equabile
timbro
trasparenza
vibrazione

LE PAROLINE dai bambini delle classi della Scuola di Testaccio
bianco
brillante
halloween
senza né carne né ossa
specchio
trasparenza

La rete di parole continuerà ad arricchirsi per tutta la durata del festival, suggerisci una parola!