Un Atlante per il contemporaneo

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Un Atlante per il contemporaneo – Federico Scoppio – Roma c’è – 10/12/2009

«Possibile che qualsiasi espressione non commerciabile stia subendo un trattamento così gravoso»? Queste parole dette da Stefano Cardi – direttore artistico di Atlante Sonoro XXI, rassegna di musica e cultura contemporanea curata da Freon Ensemble (che Cardi dirige) e la mitica Scuola Popolare di Musica di Testaccio – sorprendono un po’.

Già, perché la rassegna, quest’anno alla sedicesima edizione, raccoglie interventi, concerti, incontri, dibattiti, momenti di poesia e tanto altro, moltiplicando proprio notevolmente il numero degli eventi contenuti. Sei week end tra dicembre e maggio del prossimo anno. «Un percorso in sei tappe, con l’aiuto della Scuola e di tre conservatori, per organizzare un evento che non sia il solito festival, ma un approfondimento culturale sul mondo contemporaneo a 360°. Le parole chiave sono un pretesto per studiare e analizzare e testimoniare affinità e divergenze della contemporaneità. Il tutto è in chiave frantumata, come l’epoca in cui viviamo, frammenti brevi di musica, tra loro anche contrastanti. Per dirne una, nel primo week end c’è un incontro sul Diritto dell’interprete e dell’esecutore».

Atlante Sonoro XXI vive anche dello sforzo della Scuola di Musica Popolare di Testaccio. Nata nel 1975, per volontà di un nucleo di musicisti riunitisi attorno alla figura di Bruno Tommaso, tra cui anche Maurizio Giammarco, Tommaso Vittorini e Giancarlo Schiaffini, a Roma vanta una storia duratura. Le attività che si svolgono all’interno degli spazi di via di Monte Testaccio 91 sono notevoli e ce ne sono anche di collaterali. «Nonostante il periodo di grave difficoltà economica in cui versa tutto il paese abbiamo deciso di non aumentare le quote di iscrizione ai corsi e siamo rimasti comunque con un numero di circa mille iscritti», vanno fieri alla Scuola. Dunque l’attività didattica è molto fiorente, spazia tra generi e stili, contando su un centinaio di corsi. Ci sono corsi per principianti e di livello superiore, dedicati a strumenti dai più canonici a quelli tradizionali. Qualcuno anche un bel po’ strano. Un esempio? Le launeddas sarde, strumento formato da tre canne suonate insieme, che non è mica tanto facile da reperire. Così si è pensato di allestire un laboratorio dove costruirle proprio. Tuttavia il fulcro della scuola, oltre alla Biblioteca che meriterebbe una puntata tutta per sé, vi sono le attività concertistiche, le produzioni artistiche, l’organizzazione di spettacoli e rassegne, allestimenti di mostre, convegni e iniziative in ambito culturale e artistico. Queste attività hanno conferito all’associazione un ruolo storico significativo legato allo sviluppo di spazi per l’attività musicale, alla diffusione e conoscenza di generi musicali poco diffusi e alla valorizzazione delle iniziative giovanili.

Nel corso degli anni si sono formate tre big band, l’orchestra d’archi, diversi cori, tra cui quelli numerosissimi guidati da Giovanna Marini, uno dedicato ai canti contadini e l’altro ai canti di lotta. Qualche esempio di festival ed eventi promossi dalla scuola? A gennaio riparte il ciclo di Concerti per Bambini, quattro o cinque incontri, forse anche con replica, poiché il pubblico accorre numeroso. Sintomo anche dell’attenzione rivolta ai più piccoli, perché nella scuola di Testaccio vi sono persino metodi di insegnamento per i bambini di tre anni. Inoltre il prisma di musiche riunite sotto lo sfondo comune della rassegna Musica & Musica (ventitre candeline spente), dalla popolare alla canzone e il jazz che pare sia proprio il filo conduttore della prossima stagione; la Festa di fine anno al Teatro Palladium, nel quale oltre a formazioni che si sono distinte durante l’anno si inseriscono ospiti e amici; quest’anno la SPMT sta anche ospitando l’interessante rassegna COSE e a breve riprenderanno i concerti di musica classica che sono ormai il fiore all’occhiello delle attività concertistiche da inizio 2009, quando hanno attuato il recupero di un pianoforte Boisselot et fils della seconda metà dell’800 che viene utilizzato dopo anni di oblio e dopo un accurato restauro.

E poi c’è Atlante Sonoro XXI, questi i sei temi che scandiranno gli altrettanti week end: Armonia, memoria, battito, scambio, spettro, voce. «In questo primo appuntamento ci saranno come detto molti ospiti che si alterneranno nelle due sale – riprende Stefano Cardi – tra cui il Freon Ensemble da me diretto, Giovanna Marini, Ars Ludi, formazioni della scuola e dei tre conservatori che abbiamo pensato di coinvolgere per questa edizione, vale a dire Santa Cecilia di Roma, Frescobaldi di Ferrara e Respighi di Latina. Più tanti ospiti, anche curiosi, come le incursioni poetiche a cura della rivista Nuovi Argomenti e molto, molto altro ancora».